RIDUZIONI PM10 - Da sapere

RIDUZIONI PM10 - Da sapere

Data di pubblicazione:
25 Novembre 2020
RIDUZIONI PM10 - Da sapere

Caratteristiche chimico fisiche

Le polveri fini, denominate PM10 (diametro inferiore a 10 µm), sono delle particelle inquinanti presenti nell'aria che respiriamo. Queste piccole particelle possono essere di natura organica o inorganica e presentarsi allo stato solido o liquido. Le particelle sono capaci di adsorbire sulla loro superficie diverse sostanze con proprietà tossiche quali solfati, nitrati, metalli e composti volatili

Origine

Le fonti principali di polveri fini sono: 

  • fonti naturali
  • incendi boschivi
  • attività vulcanica
  • polveri, terra e sale marino alzati dal vento (il cosiddetto aerosol marino)
  • pollini e spore
  • erosione di rocce
  • fonti antropogeniche
  • traffico veicolare, sia dei mezzi diesel che benzina
  • uso di combustibili solidi per il riscaldamento domestico (carbone, legna e gasolio)
  • residui dell'usura del manto stradale, dei freni e delle gomme delle vetture
  • attività industriale

Effetti sull'uomo e sull'ambiente

Le PM10 possono essere inalate e penetrare nel tratto superiore dell'apparato respiratorio, dal naso alla laringe.
Studi epidemiologici, confermati anche da analisi cliniche e tossicologiche, hanno dimostrato come l'inquinamento atmosferico abbia un impatto sanitario notevole; quanto più è alta la concentrazione di polveri fini nell'aria, infatti, tanto maggiore è l'effetto sulla salute della popolazione. Gli effetti di tipo acuto, sono legati ad una esposizione di breve durata (uno o due giorni) a elevate concentrazioni di polveri contenenti metalli. Questa condizione può provocare infiammazione delle vie respiratorie, come crisi di asma, o inficiare il funzionamento del sistema cardiocircolatorio. Gli effetti di tipo cronico dipendono, invece, da una esposizione prolungata ad alte concentrazioni di polveri e possono determinare sintomi respiratori come tosse e catarro, diminuzione della capacità polmonare e bronchite cronica. Per soggetti sensibili, cioè persone già affette da patologie polmonari e cardiache o asmatiche, è ragionevole temere un peggioramento delle malattie e uno scatenamento dei sintomi tipici del disturbo.

Ultimo aggiornamento

Giovedi 01 Febbraio 2024